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La seconda vita di Sun dalla lirica alla camicia

"La scostumata di città non è ancora scesa in strada con le sue trasparenze estive e già la moda sta provvedendo al suo pentimento: infilate le vostre nudità dentro colli alla coreana. Secondo Vogue gli stilisti orientali sono i nuovi Dior e Chanel. Signore, affrettatevi a prosciugare lo stipendio nell’unico negozio coreano del centro: Icn, via Gabriele Rosa. Il nome è quello dell’aeroporto di Seoul: Sun, il proprietario fa avanti e indietro da Brescia carico di vestiti per lei e per lui. Abiti minimal, pantaloni di pelle, spille estrose, anelli e collane che risaltano alle cene mondane e cuffie con baffi da gatto per i più eccentrici: la moda asiatica osa con stile. Tra poco, a marzo, arriverà anche la linea donna disegnata da Sun: «È in fase di produzione: una piccola collezione di maglieria molto chic». Nel negozio gli ultimi saldi: resta solo una camicia alla coreana, «ho venduto quasi tutto». I bresciani arrivano sempre in anticipo sulle tendenze, pare: non per niente Sun s’è trasferito in città qualche anno fa. Faceva il cantante lirico, è venuto in Italia per studiare Puccini e soci: «Nel tempo libero però, ero uno stylist». Qualche inchino a teatro e poi l’addio alle scene: s’è dato allo chiffon: «Ormai i grandi marchi sono passati di moda: la gente s’è stufata». Vallo a dire a quelle che farebbero di tutto pur di avere una Hermès in mano. "

 

di Alessandra Troncanadi

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